Ventimiglia in ogni città

Riportiamo il volantino distribuito ieri sera al presidio in solidarietà con le compagne e i compagni, migranti e solidali, del Presidio Permanente No Borders, vilmente sgomberato da una polizia fascista e razzista. Eravamo anche noi in piazza a Milano per ricordare che nessun essere umano è illegale e che i rifugiati sono sempre i benvenuti.

SU QUEGLI SCOGLI CI SIAMO TUTTI! VENTIMIGLIA OVUNQUE!
Questa mattina all’alba centinaia di agenti in antisommossa hanno fatto irruzione al No Border Camp di Ventimiglia, distruggendo ogni cosa che si trovava al suo interno e costringendo chi lo abitava a rifugiarsi sugli scogli per resistere allo sgombero. Il presidio si trova a pochi metri dalla frontiera Italia-Francia, una delle tante che la fortezza Europa ha sbarrato di fronte a migliaia di migranti che ogni giorno attraversano il Mediterraneo rischiando la vita, colpevoli solo di cercare salvezza di fronte alla fame, alla guerra e alle persecuzioni che attanagliano i paesi da cui provengono. La risposta dell’Europa a questa emergenza è stata chiara: migliaia di migranti che vengono rimbalzati da uno stato all’altro come merci non desiderate, poiché non portatrici di alcun profitto, chiusura delle frontiere e per pochi “fortunati” la possibilità di permanenza in campi sovraffollati e con un tenore di vita bassissimo. Ma non tutti si rendono complici di questa situazione e in tutta Europa si moltiplicano le mobilitazioni per la libera circolazione e nascono ogni giorno luoghi autogestiti in cui profughi e solidali possono vivere, contaminarsi e portare avanti una lotta comune. Tutto questo e molto altro è stato per mesi il presidio No Border a Ventimiglia: una casa, un luogo di crescita, scambio, passaggio, solidarietà per tutti coloro che vi transitavano e un punto di riferimento per una lotta che incendia ormai tutta Europa.
I profughi e i solidali che vivevano al presidio resistono ormai da ore sugli scogli e sono intenzionati a restare ad oltranza per affermare ancora una volta “We Are Not Going Back” e perché non passi sotto silenzio l’ennesimo sopruso.
Con questo sgombero pensano di intimidire e fermare la lotta, ma la solidarietà è già diffusa e Ventimiglia è ovunque, non si limita a un luogo fisico, ma è ormai un modo di vivere, contaminarsi e resistere che sta prendendo piede in ogni territorio.
Anche a Milano, nella città vetrina della speculazione selvaggia che impone ogni giorno di più un modello di vita irraggiungibile per la maggior parte della popolazione, i profughi e i migranti di passaggio sono stati portati in centri dove vivono in tendoni freddi e umidi con la vana speranza di ricevere tra mesi lo status di rifugiato politico. Recentemente alcuni migranti che risiedono al campo di Bresso, stanchi della snervante attesa e delle condizioni di vita a cui sono costretti, sono scesi in strada, bloccando via Fulvio Testi per essere poi ricacciati nel campo a suon di manganellate. Anche in stazione centrale da mesi dormono alla meglio decine di persone che tentano faticosamente di ripartire per trovare un luogo in cui poter vivere in un continente ormai blindato e in cui è sbarrata ogni forma di mobilità.
Per questo oggi siamo in stazione centrale, luogo simbolo e di passaggio di migliaia di migranti e perché vogliamo che la città sappia quello che sta succedendo.
Vorrebbero annullare ogni forma di autorganizzazione e autonomia, farci paura e dividerci, ma è troppo tardi, ora Ventimiglia è in ogni città!

noone

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